EDWARD MANI DI FORBICE (1990)

Un ragazzo con un cuore, un cervello e con delle forbici al posto delle mani come verrebbe visto al giorno d’oggi?

“Edward mani di forbice” è una bellissima fiaba gotica uscita direttamente dalla mente di Tim Burton (il regista). Edward (Jhonny Depp) di diverso dagli altri ragazzi ha soltanto un paio di forbici al posto delle mani, sennò è come tutti noi ha un cuore, un cervello e soprattutto ha degli occhi. Un cuore che batte, un cuore che rende il suo animo sensibile, un cervello che fa provare emozioni e un paio d’occhi per osservare il mondo che lo circonda. Edward osserva con i suoi occhi silenziosi il mondo intorno a lui, occhi che contengono al loro interno il suo mondo fatto di parole mai espresse, ma solo di sguardi. Edward è un personaggio che volendo può anche essere muto visto che si fa capire benissimo con gli occhi, ma anche con il corpo; capiamo e vediamo che soffre perché diverso, non viene compreso, viene preso in giro dai ragazzi e da coloro che pensano di essere normali, così Edward arriva ad aver paura di sé stesso, pensa davvero di essere un mostro, pensa davvero di essere un pericolo! Invece quelle sue forbici sono ciò che lo rendono unico, che lo rendono speciale e insostituibile e forse quelle persone che lo definivano mostro sono loro i veri mostri della storia perché che cosa c’è di bello nell’essere perfetti e normali quando si può essere speciali e unici? L’unicità non si trova né nella perfezione né nella normalità! Non preoccupatevi in questo film non c’è solo “dramma”, ci sono anche scene di commedia (che fanno ridere) e soprattutto per i più romantici/e c’è l’amore, c’è un dinosauro, ma su questo non posso dire di più, c’è qualche taglio di capello, ma neanche su questo posso dire altro e c’è la neve che è la protagonista di una delle scene più belle del film.

BREVE STORIA DEL PICCOLO TIM

Tanto tempo fa esisteva nella città di Burbank in California un alieno di nome Tim Burton, in realtà era un bambino, ma nel suo animo si è sempre sentito un alieno. La città in cui viveva Tim era così perfetta, così colorata che gli unici posti in cui si sentiva a casa erano il cimitero della città, un luogo silenzioso e un altro luogo in cui si sentiva a casa era al cinema quando andava a vedere i film sui mostri , esseri così incompresi dagli umani, ma l’alieno Tim sin da subito capì che non erano cattivi, in loro c’era un animo buono soltanto non venivano capiti perché diversi . 

Perché lo consiglio: Consiglio vivamente questo film perché ci insegna che non bisogna giudicare una persona dal suo aspetto o in questo caso da un paio di forbici, ma di andare oltre a ciò che vediamo. A mio parere personalissimo, lo considero un film che lo dovrebbero far vedere nelle scuole perché troppo spesso i ragazzi giudicano una persona perché diversa da loro o dal loro standard, gli farebbe proprio bene! In più se siete come me fan del regista o semplicemente siete curiosi di sapere qualcosa in più su questo regista e sui suoi film, vi consiglio la lettura del libro “Burton racconta Burton” con una prefazione di Jhonny Depp suo preziosissimo collaboratore in tutti i film a partire proprio da “Edward mani di forbice” film che lanciò la carriera del regista e dell’attore